Dormire nei Suoni

Durante i ritiri di Suoni nel Silenzio spessissimo le persone durante la ricezione dei suoni si addormentano.
Ciò non sembra dovuto solamente alla stanchezza, che spesso è presente dopo una settimana lavorativa (solitamente i ritiri avvengono nel fine settimana) ma all’effetto che i suoni di gong, campane, tubi sonori, wah wah ed altri strumenti di sound healing creano nel sistema psicofisico di chi li riceve. Le persone entrano ed escono da stati mentali diversi durante le sessioni di suoni, attraversando diversi stati di coscienza.
Sappiamo che alcune onde cerebrali sono più idonee di altre ad attivare processi di riequilibrio e di auto-guarigione. Ad esempio le onde theta (4-7 cicli al secondo) portano ad una potente sintonizzazione sui processi intuitivi, creativi e immaginativi.
Sappiamo inoltre che più le persone si lasciano avvolgere passivamente dai suoni e dalle vibrazioni di strumenti trasformativi, maggiormente questi possono esplicare, attraverso il principio della risonanza, il proprio potere di riequilibrio vibrazionale ed energetico.
Se ci si addormenta significa che il cervello si è arreso e non vuole a tutti i costi controllare ciò che sta accadendo.

Naturalmente si può entrare in uno stato profondo di rilassamento senza entrare nel sonno ma per molte persone cadere nelle braccia di Orfeo è il modo più semplice di lasciare ogni resistenza mentale e annullare il costante chiacchiericcio della mente.

I benefici del sonno sono molteplici: memorizzazione di nuove informazioni, diminuzione delle proteine infiammatorie, prevenzione di stress e depressione, stimolazione della creatività. Rispetto a quest’ultimo punto uno studio del Prof.Jeffrey Ellenbogen e collaboratori dell’Università di Harvard ha evidenziato che il sonno porta a un miglioramento del 33 % nella capacità di elaborare nuove soluzioni.

Molti di questi benefici si producono dormendo ore ma anche l’entrare nel sonno per un periodo di tempo limitato permette di ottenere notevoli effetti quali riduzione dello stress, miglioramento della concentrazione e delle capacità creative, riequilibrio del funzionamento nervoso.

Se a questi generici effetti del sonno breve aggiungiamo i potenti effetti riequilibranti dei suoni e delle vibrazioni del gong e degli strumenti usati durante i ritiri di Suoni nel Silenzio ciò che ne risulta è un’esperienza di grande rigenerazione trasformativa.

Fausto Radaelli